3 elementi chiave per lanciare un prodotto nella vendita di viaggi online
Fammi indovinare, è da un po’ che stai pensando di proporre la tipologia di viaggio che ti appassiona, al punto che vorresti specializzarti e concentrarti a vendere solo quella… non è così?
Ottima idea!
La domanda che sorge spontanea è…
ok, da che parte devo iniziare?
E’ solito credere che sia necessario partire dalla costruzione del prodotto, in realtà non è proprio così.
Inutile sforzarsi di costruire un prodotto senza prima interfacciarsi con il mercato comprendendo l’esigenza del pubblico e la sua richiesta.
Potrebbero rivelarsi poco interessanti per il pubblico e ciò significherebbe per te fare poche o zero vendite.
In realtà infatti ti basta trovare un tour operator che abbia già confezionato il prodotto che ti interessa e iniziare a venderlo in intermediazione sfruttando i canali che ti mette a disposizione l’online marketing!
Solo se riscontri successo, ossia vendite, allora potrai pensare di tornare sul prodotto per migliorarlo sulla base delle informazioni ottenute durante le trattative.
Se non dovessi trovare un fornitore con la proposta pronta che cercavi, considera di provare a vendere quella che più si avvicina alle tue aspettative.
In alternativa puoi effettuare il percorso per diventare PO (Promotore in Organizzazione) così sarai abilitato a creare il pacchetto personalizzato come lo desideri, assemblando i vari servizi.
Partiamo ora con la guida pratica sulle 3 macro-attività da svolgere per iniziare a vendere la tipologia di viaggio che più ti appassiona 🙂
Step n.1: ricerca di mercato
Il primo passo è capire se c’è una domanda per quel tipo di viaggio.
Per farlo devi effettuare delle ricerche, ad esempio controllando se esistono già altri operatori che lo propongono.
Potresti anche fare alcuni sondaggi nei tuoi canali social.
In questo modo ti rendi conto se esiste realmente un pubblico di persone interessate a prenotare.
Ecco perché spesso è un buon segno avere già dei concorrenti.
Significa che molto probabilmente esistono già delle persone che prenotano quel tipo di viaggio.
Quindi, apri Google e inizia la tua ricerca.
Mettiti nei panni del potenziale cliente e digita le parole chiave che scriverebbe lui nella barra di ricerca.
E’ così che troverai gli operatori che vendono già quel prodotto e riuscirai a farti un’idea di come viene proposto e promosso.
Non limitarti a cercare solo su Google.it, a maggior ragione se nel mercato italiano non trovi alcun risultato.
Amplia gli orizzonti e cerca anche sul mercato Inglese e Spagnolo, quindi su Google.com e Google.es.
Una volta individuati i tuoi potenziali fornitori, contattali per capire se offrono dei pacchetti già pronti per poterli vendere da subito in intermediazione.
Analizza il prodotto per capire come lo propongono e come potresti farlo tu di conseguenza.
Ti suggerisco, se possibile, di pensare anche ad un angolo di attacco differente dalla concorrenza con il quale puoi evidenziare i benefici della tua proposta e renderla migliore agli occhi dei potenziali clienti.
Tra tutti i vari competitor, noterai che ci sono caratteristiche trasversali (cioè che più o meno presentano tutti) e caratteristiche differenzianti.
Le caratteristiche trasversali possono considerarsi inesistenti da un punto di vista marketing, perché sono le tipiche caratteristiche del “minimo insindacabile” cioè che il cliente da già per scontato
In ottica di come dovrai poi comunicare e promuovere il prodotto, osserva se trovi delle caratteristiche differenzianti per il pacchetto che decidi di promuovere.
Quali sono le caratteristiche differenzianti che il prodotto del tuo competitor ha, o meglio quali sono quelle che il tuo pacchetto può avere e gli altro no?
Valuta se i prodotti/competitor che hai individuato sono famosi per una di queste caratteristiche: se si annotale.
Bene, queste sono le caratteristiche su cui puoi lavorare per trovare l’elemento differenziante del tuo prodotto!
Se non trovi alcun elemento differenziante non preoccuparti, intanto inizia a promuoverlo così com’è.
Successivamente quando potrai personalizzare il prodotto (in organizzazione) tieni conto di questi suggerimenti ed effettua nuovamente questa analisi per trovare le caratteristiche differenzianti e comunicare in modo più efficace i tuoi pacchetti.
Nei prossimi due step andrò un po’ più veloce, sempre cercando di trasmetterti concetti chiari e alcuni spunti pratici per partire subito, anche perché di questo ne ho parlato già in modo più approfondito su questo articolo.
Step n.2 e 3: creare l’impianto di vendita e promuovere il prodotto.
Adesso che hai individuato il fornitore e il pacchetto da vendere, esistono due strade da percorrere parallelamente: Personal Branding e Advertising.
Per personal branding intendo tutte le azioni che riguardano la costruzione della tua credibilità e immagine online, necessarie a farti conoscere e percepire come esperto dal tuo pubblico e quindi fare in modo che le persone acquistino il viaggio da te piuttosto che da un qualsiasi altro agente di viaggio.
Infatti le persone vogliono affidarsi agli esperti e a chi ritengono essere migliore (a volte anche a prescindere dal prezzo).
E’ naturale voler scegliere il meglio quando si deve acquistare un prodotto o un servizio.
Se ad esempio volessi acquistare un corso sulla PNL, mi rivolgerò a chi ritengo essere il migliore in quel campo.
E oggi i migliori riescono a farsi percepire tali, sfruttando la leva dei social media e dei canali di online marketing che offre il web.
Internet è la miglior piazza per comunicare le proprie competenze e il proprio posizionamento perché permette di raggiungere migliaia di persone in una volta sola e soprattutto a costi accessibili per chiunque.
Ti invito a provare: sponsorizza un tuo post su Facebook con 20 euro e guarda quante persone riuscirai a raggiungere! Tra queste ci sarà qualcuno che inizierà a seguirti e che poi diventerà tuo cliente.
Andy Warhol nel 1968 l’aveva previsto:
In the future, everyone will be world-famous for 15 minutes.
Comunica gli argomenti che ti posizionano come esperto nei tuoi post su Facebook, nelle tue Instagram story e nei tuoi articoli di blog e stai certo che chi sta valutando di fare una vacanza si rivolgerà a te, quantomeno per chiederti un preventivo.
Quindi ti suggerisco di aprire al più presto la tua pagina Facebook, il profilo Instagram e un blog.
Naturalmente non parlare di qualunque argomento legato ai viaggi, seleziona tutto ciò che riguarda la destinazione in cui vuoi specializzarti e che pensi possa essere utile sapere per i tuoi potenziali clienti.
Inoltre questi strumenti sono indispensabili per creare la tua presenza online e fare in modo che nel tempo tu possa maturare degli interessi (richieste viaggio) generati dal naturale “passaparola” online che otterrai nel medio-lungo termine se riuscirai ad essere costante nella produzione di contenuti.
Nel frattempo però hai bisogno di ricevere un buon numero di richieste viaggio anche nell’immediato da cui generare le prime vendite e validare il tuo prodotto per iniziare a far girare il motore di tutta la tua operazione commerciale.
Senza vendite infatti non si va lontano.
Tutto quello che abbiamo detto finora è importante e propedeutico alla buona riuscita del processo, ma l’ago della bilancia, quindi l’indicatore di successo, è determinato dalla risposta che ricevi dal mercato.
In primis dal numero di richieste e di conseguenza dalle vendite che riuscirai o meno a generare.
Per ricevere richieste nell’immediato devi promuovere il tuo prodotto tramite campagne di advertising, ovvero annunci online a pagamento.
Oggi grazie a Facebook Ads (la piattaforma di advertising di Facebook), la promozione di un prodotto è diventata alla portata di tutti. Basta affidarsi ad uno specialista che si occupi di impostare tecnicamente la campagna e ti assicuro che le richieste di viaggio fioccheranno già nelle prime 24h dalla messa online delle inserzioni.
A questo punto è il tuo turno, ora che hai il prodotto e stai iniziando a ricevere le prime richieste, devi occuparti della vendita come meglio sai fare.
Non dimenticarti in parallelo di continuare a sviluppare il tuo personal branding!
Per concludere voglio condividere con te degli esempi di alcuni tuoi colleghi che hanno applicato correttamente le tecniche di personal branding, guadagnando una posizione come esperti della tipologia di viaggio che propongono.
- La pagina Facebook “Vacanze Parchi a Tema” di Fulvio e Simona, specializzati in viaggi nei parchi divertimento:

- Il loro blog dedicato:

- Il loro account Instagram:

Un altro esempio è Roberto Furlani, specializzato in viaggi nel centro e sud America:
- Il suo blog

- Il suo canale Youtube

O ancora, Laura Romeo che è specializzata in diverse destinazioni e per ognuna ha creato un blog dedicato. Nel link della sua Bio di Instagram ha inserito una pagina creata con linktree.com (un tool per Instagram che risolve il problema che sulla bio si può inserire un solo link, te lo consiglio) che mostra le mete che tratta, oltre a contenuti come interviste e testimonianze che la fanno percepire a colpo d’occhio come esperta del settore.

Ci sono tanti altri consulenti che sviluppano il loro personal branding in modo efficace, ovviamente non posso elencarli tutti qui ma li citerò volentieri in alcuni dei prossimi articoli.
Naturalmente non basta aprire canali social o blog a destra e sinistra se poi non si è costanti con la creazione e promozione di contenuti.
Parti con il minimo indispensabile senza voler strafare.
Se ad esempio ti ponessi subito come obiettivo quello di pubblicare ogni giorno un post o un articolo, potresti non mantenere la promessa e, frustrato, abbandoneresti presto l’intero progetto.
Parti trovando uno standard talmente semplice che sarebbe impossibile non rispettarlo.
Ad esempio un post alla settimana.
Poi aumenta di poco alla volta, sempre di più.
Tra l’altro questo è un consiglio che funziona in quasi tutti gli ambiti, se non hai voglia di leggere un libro, aprilo e leggi solo una frase, il giorno dopo leggine 5, poi una pagina intera e così via… fino a quando arriverai a leggere un libro a settimana senza neanche accorgertene.
Bene, siamo giunti al termine dell’articolo e sono curioso di sapere cosa ne pensi o se hai domande a riguardo, quindi scrivimi qui sotto nei commenti 🙂
A presto!
Alessandro
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